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michelangelo tagliente 

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La Biennale di Venezia 2025: architettura, intelligenza e adattamento

2025-05-25 16:20

michelangelo tagliente

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La Biennale di Venezia 2025: architettura, intelligenza e adattamento

Un laboratorio vivo di idee, sperimentazioni e dialogo: è così che si presenta la Biennale Architettura 2025

19. Mostra Internazionale di Architettura – Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.
A cura di Carlo Ratti – 10 maggio / 23 novembre 2025 – Venezia, Giardini, Arsenale, Forte Marghera

Un laboratorio vivo di idee, sperimentazioni e dialogo: è così che si presenta la Biennale Architettura 2025, curata da Carlo Ratti, in un momento storico segnato dall’accelerazione della crisi climatica. L’architettura, da sempre strumento di adattamento, viene oggi chiamata a fare un salto evolutivo: non più semplice risposta a condizioni ostili, ma campo di ricerca attiva per immaginare nuovi modi di vivere in un mondo già trasformato.

La Mostra, intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collettiva., adotta un approccio profondamente multidisciplinare: oltre 750 partecipanti – tra architetti, scienziati, filosofi, artigiani, attivisti – contribuiscono a un’esposizione che mette in relazione intelligenze diverse, tra natura, tecnologia e comunità.

Una mostra corale e inclusiva

Il progetto curatoriale prende forma da Space for Ideas, un processo partecipativo che ha raccolto contributi da tutto il mondo, valorizzando l’autorialità condivisa e aprendo la Biennale a nuovi protagonisti. Il risultato è un percorso espositivo dinamico e modulare, articolato tra Arsenale, Giardini e vari spazi della città, trasformata anch’essa in parte integrante della Mostra.

Il cuore del racconto si apre alle Corderie dell’Arsenale, con un confronto netto tra due grandi forze del nostro tempo: il riscaldamento globale e la diminuzione della popolazione. Da lì si snodano tre sezioni tematiche, dedicate rispettivamente all’Intelligenza Naturale, Artificiale e Collettiva. Il percorso si chiude alle Artiglierie con Out, una riflessione sullo spazio extraterrestre non come fuga, ma come possibile risorsa per affrontare le sfide terrestri.

Ogni sezione è concepita come una struttura interconnessa e frattale, che stimola l’esplorazione libera e il dialogo tra progetti di scala diversa. In assenza del Padiglione Centrale, attualmente in ristrutturazione, Venezia si trasforma in una mostra diffusa grazie ai Progetti Speciali: installazioni e prototipi firmati da team multidisciplinari, disseminati nei luoghi più vulnerabili al cambiamento climatico.

 

Un canone per l’adattamento

I progetti selezionati delineano un possibile “canone” di buone pratiche per l’adattamento, con un’attenzione particolare al contesto locale. È il principio di One Place, One Solution, adottato anche dalle Partecipazioni Nazionali, che invita ogni Paese a proporre soluzioni radicate nel proprio territorio ma capaci di dialogare con le sfide globali.

GENS Public Programme: confronto e partecipazione

Ad arricchire il racconto espositivo c’è il GENS Public Programme, una piattaforma di conferenze, workshop e attività che si svolgeranno per tutta la durata della Biennale. Da Ca’ Giustinian al Teatro Piccolo Arsenale, fino allo Speakers’ Corner alle Corderie, il programma coinvolgerà scienziati, studenti, architetti, attivisti e pensatori, con l’obiettivo di amplificare il dialogo tra discipline e generazioni.

Tra le iniziative più attese, Restaging Criticism, una rassegna curata da Christopher Hawthorne e Florencia Rodriguez, dedicata alla critica architettonica contemporanea. La Biennale intesse inoltre una rete di collaborazioni con istituzioni e network internazionali – COP30, C40, Baukultur Alliance, Soft Power Club – per rafforzare il suo impatto oltre i confini di Venezia.

Un impegno concreto per la sostenibilità

L’edizione 2025 conferma l’impegno ambientale della Biennale, avviato nel 2021 e già riconosciuto con la certificazione di neutralità carbonica secondo lo standard PAS 2060. Per quest’anno, l’obiettivo si rinnova con l’adozione della nuova norma ISO 14068, estesa a tutte le manifestazioni – dalla Mostra di Architettura ai festival di Cinema, Teatro, Musica e Danza.

Il principale fattore d’impatto resta la mobilità dei visitatori, su cui La Biennale agisce con campagne informative e strumenti per promuovere comportamenti responsabili. A rafforzare questa visione è il Manifesto di Economia Circolare, sviluppato da Carlo Ratti con il supporto di Arup e della Ellen MacArthur Foundation, che propone una nuova logica progettuale fondata su riuso, rigenerazione e armonia tra costruito e ambiente.

 

19th International Architecture Exhibition – Intelligens. Natural. Artificial. Collective.
Curated by Carlo Ratti – May 10 / November 23, 2025 – Venice, Giardini, Arsenale, Forte Marghera

A vibrant laboratory of ideas, experimentation, and dialogue: this is how the 2025 Architecture Biennale presents itself under the curatorship of Carlo Ratti, in a historical moment marked by the acceleration of the climate crisis. Architecture, long a tool for adaptation, is now called upon to make an evolutionary leap — no longer merely a response to hostile conditions, but an active field of research to imagine new ways of living in a transformed world.

Titled Intelligens. Natural. Artificial. Collective., the Exhibition embraces a deeply multidisciplinary approach: more than 750 participants — including architects, scientists, philosophers, artisans, and activists — contribute to a showcase that brings together diverse forms of intelligence across nature, technology, and community.

A collective and inclusive exhibition
The curatorial project takes shape from Space for Ideas, a participatory process that gathered input from around the globe, highlighting shared authorship and opening the Biennale to new voices. The result is a dynamic and modular exhibition journey, unfolding between the Arsenale, the Giardini, and various city spaces — with Venice itself becoming an integral part of the show.

The heart of the narrative opens at the Corderie dell’Arsenale, with a bold confrontation between two major forces of our time: global warming and population decline. From there, three thematic sections unfold, each dedicated to one of the exhibition’s core concepts: Natural Intelligence, Artificial Intelligence, and Collective Intelligence. The path concludes at the Artiglierie with Out, a reflection on outer space — not as an escape route, but as a possible resource for addressing Earth’s challenges.

Each section is conceived as an interconnected, fractal structure, encouraging free exploration and dialogue between projects of different scales. With the Central Pavilion under renovation, Venice becomes a widespread exhibition space through the Special Projects — installations and prototypes created by multidisciplinary teams and located in areas most vulnerable to climate change.

A canon for adaptation
The selected projects outline a possible “canon” of best practices for adaptation, with a strong focus on local contexts. This is the principle behind One Place, One Solution, also embraced by the National Participations, which invites each country to propose locally grounded solutions that can resonate with global challenges.

GENS Public Programme: dialogue and participation
Enhancing the exhibition is the GENS Public Programme — a platform of talks, workshops, and activities taking place throughout the duration of the Biennale. From Ca’ Giustinian to the Teatro Piccolo Arsenale, and the Speakers’ Corner at the Corderie, the program brings together scientists, students, architects, activists, and thinkers with the goal of amplifying cross-disciplinary and intergenerational dialogue.

Among the most anticipated initiatives is Restaging Criticism, a review curated by Christopher Hawthorne and Florencia Rodriguez, dedicated to contemporary architectural criticism. The Biennale also weaves a network of collaborations with international institutions and networks — including COP30, C40, the Baukultur Alliance, and the Soft Power Club — to strengthen its impact beyond Venice.

A concrete commitment to sustainability
The 2025 edition reaffirms La Biennale’s environmental commitment, launched in 2021 and already recognized with carbon neutrality certification under PAS 2060 standards. This year, the goal is renewed with the adoption of the new ISO 14068 standard, extended to all events — from the Architecture Exhibition to the Film, Theatre, Music, and Dance festivals.

Visitor mobility remains the main impact factor, addressed through information campaigns and tools that promote responsible behavior. Reinforcing this vision is the Manifesto for a Circular Economy, developed by Carlo Ratti with the support of Arup and the Ellen MacArthur Foundation, proposing a new design logic based on reuse, regeneration, and harmony between the built environment and the natural world.

 

Official web site Biennale Architettura 2025: www.labiennale.org Hashtag: #BiennaleArchitettura2025 #Intelligens

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