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michelangelo tagliente 

giornalista pubblicista 

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Oslavia: dove la Ribolla è un modo di vivere

2025-11-08 16:12

michelangelo tagliente

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Oslavia: dove la Ribolla è un modo di vivere

la Ribolla Gialla a Oslavia è un gesto, una lingua, una visione

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Tra le pieghe del Collio goriziano, c’è un borgo che non ha bisogno di piazze per farsi ricordare. Oslavia è fatta di silenzi, di memoria stratificata, di confini che si sono sciolti nel tempo. E di un vino che non è solo un vino: la Ribolla Gialla qui è un gesto, una lingua, una visione.

Orange wine, ma senza pose

Altrove la macerazione è diventata una moda. A Oslavia, è sempre stata necessità. Qui le bucce non si toccano per tendenza, ma per rispetto. La Ribolla Gialla si lascia attraversare dal tempo, dai ricordi, dalle mani che la coltivano. È il vino che ha saputo restituire senso a una terra ferita dalla guerra, trasformando la resilienza in bellezza.

Sette produttori — Princic, Il Carpino, Primosic, Fiegl, La Castellada, Gravner, Radikon — hanno fatto della Ribolla un manifesto. Ognuno con la propria voce, ognuno con la propria collina. E ogni anno, durante RibolliAMO, si ritrovano per raccontare al mondo che la macerazione non appiattisce: amplifica.

Un vino che parla più lingue

Oslavia è Italia, è Slovenia, è Europa. È confine che si fa ponte, come racconta il progetto GO! 2025 che unisce Gorizia e Nova Gorica in un abbraccio culturale. La Ribolla è ambasciatrice di questo dialogo: parla la lingua della terra, ma anche quella delle persone. È il vino che si beve per capire, per ascoltare, per ricordare.

Camminare tra le Panchine Arancioni, che punteggiano i vigneti dei “Magnifici Sette”, è un invito alla lentezza. Ogni sosta è un punto di vista, ogni bicchiere è una storia.

La Banca della Ribolla: il futuro è già qui

Nel luglio 2025 è nato un progetto visionario: la Banca della Ribolla. Un archivio genetico collettivo, frutto della selezione massale delle viti più antiche e sane. Un gesto agricolo, certo, ma anche culturale. Perché qui la tradizione non si imbalsama: si coltiva.

Dove mangiare in provincia di Gorizia: sapori che raccontano il territorio

Visitare Oslavia e il Collio goriziano significa anche sedersi a tavola per ascoltare il territorio con il palato. La Ribolla Gialla trova qui compagni di viaggio eccellenti, tra piatti che parlano di confine, di stagioni, di tradizioni contadine e influenze mitteleuropee. Ecco alcuni luoghi dove il vino incontra la cucina in modo autentico e memorabile.

Rosenbar – Gorizia

Nel cuore della città, a pochi passi dal centro storico, Rosenbar è una certezza per chi cerca eleganza senza formalismi e una cucina che valorizza i prodotti locali. Il menù cambia con le stagioni e attinge ai Presidi Slow Food, con piatti come la Rosa di Gorizia con le frizze, i sardoni impanati con radicchio e fagioli, gli gnocchi ripieni di susine e il tortino di pere e uvetta. La carta dei vini è curata e include alcune delle migliori espressioni del Collio sloveno, perfette per accompagnare una Ribolla Gialla macerata.

Devetak – Savogna d’Isonzo

Un’istituzione del gusto carsico, Devetak porta avanti da oltre 150 anni la tradizione gastronomica del territorio. Qui si entra in una casa, più che in un ristorante, e si viene accolti con piatti che raccontano storie: la crema di jota con orzo, cotechino e salsa di cren; la selinka, un minestrone robusto con sedano, osso di prosciutto e fagioli; i risotti con formaggi del Carso; la coppa di maialino con cotenna croccante; la sella di coniglio alle erbe. I salumi e i formaggi locali sono imperdibili, e la cantina — scavata nel ventre della roccia — custodisce circa 13.000 bottiglie, un vero scrigno per gli appassionati.

La Subida – Trattoria Al Cacciatore, Cormons

Immersa in un paesaggio collinare da cartolina, La Subida è molto più di un ristorante: è un’esperienza sensoriale. La famiglia Sirk ha saputo creare un luogo dove la cucina friulana si rinnova senza perdere le radici. Erbe di campo, rane, funghi, radicchi, pesci di fiume, polenta e selvaggina compongono un menù che cambia con il ritmo della natura. Tra i piatti da non perdere, lo stinco cotto nel forno del pane, servito affettato in sala con grande maestria. Per chi cerca un’atmosfera più informale, l’Osteria della Subida propone ricette classiche friulane in versione quotidiana, perfette anche per un pranzo veloce.

L’Argine a Vencò – Dolegna del Collio

Fuori dalle rotte più battute, in un angolo verde e silenzioso, Antonia Klugmann ha creato un luogo che è pura poesia gastronomica. L’Argine a Vencò è sobrio, luminoso, immerso nella natura. Qui non ci sono esercizi di stile, ma una cucina che nasce dall’orto e si esprime con grazia e profondità. I due percorsi degustazione — “Il Nostro Menu” e “Territorio: Vita in Movimento” — sono un viaggio nella sensibilità di una cuoca che sa ascoltare il paesaggio. La carne e il pesce sono trattati con rispetto e leggerezza, e la cantina è all’altezza delle aspettative, con etichette che dialogano perfettamente con ogni piatto.

Questi luoghi non sono semplici ristoranti: sono tappe di un viaggio che attraversa la memoria, la terra e il gusto. E ogni bicchiere di Ribolla Gialla, in questi contesti, diventa un modo per sentirsi parte di qualcosa di più grande: una storia che continua, un confine che si dissolve, un’identità che si rinnova.

 

Oslavia: Where Ribolla Is a Way of Life

Tucked into the folds of the Gorizia Collio, there’s a village that doesn’t need a town square to be remembered. Oslavia is made of silence, layered memory, and borders that have melted over time. And of a wine that is more than just wine: here, Ribolla Gialla is a gesture, a language, a vision.

Orange Wine, Without the Posturing

Elsewhere, skin-contact winemaking has become a trend. In Oslavia, it has always been a necessity. Here, skins are not touched for fashion, but out of respect. Ribolla Gialla is shaped by time, memory, and the hands that tend it. It’s the wine that gave meaning back to a land wounded by war, turning resilience into beauty.

Seven producers — Princic, Il Carpino, Primosic, Fiegl, La Castellada, Gravner, Radikon — have made Ribolla their manifesto. Each with their own voice, each with their own hill. And every year, during RibolliAMO, they gather to show the world that maceration doesn’t flatten: it amplifies.

A Wine That Speaks Many Languages

Oslavia is Italy, Slovenia, Europe. A border turned bridge, as told by the GO! 2025 project that unites Gorizia and Nova Gorica in a cultural embrace. Ribolla is the ambassador of this dialogue: it speaks the language of the land, and of the people. It’s the wine you drink to understand, to listen, to remember.

Walking among the Orange Benches that dot the vineyards of the “Magnificent Seven” is an invitation to slow down. Each stop is a viewpoint, each glass a story.

The Ribolla Bank: The Future Is Already Here

In July 2025, a visionary project was born: the Ribolla Bank. A collective genetic archive, the result of massal selection of the oldest and healthiest vines. An agricultural act, yes, but also a cultural one. Because here, tradition isn’t embalmed: it’s cultivated.

Where to Eat in the Province of Gorizia: Flavors That Tell the Story of the Land

Visiting Oslavia and the Gorizia Collio also means sitting down to taste the territory. Ribolla Gialla finds excellent companions here, in dishes that speak of borders, seasons, peasant traditions, and Central European influences. Here are some places where wine and cuisine meet in an authentic and memorable way:

Rosenbar – Gorizia: A refined yet informal spot near the historic center. Seasonal menus, Slow Food Presidia, and a wine list that honors Slovenian Collio — perfect for a macerated Ribolla.

Devetak – Savogna d’Isonzo: A Carso culinary institution for over 150 years. Dishes like jota cream with barley and cotechino, selinka stew, and rabbit saddle with herbs. A rock-carved cellar with 13,000 bottles awaits enthusiasts.

La Subida – Trattoria Al Cacciatore, Cormons: A postcard-perfect setting where Friulian cuisine is reimagined with wild herbs, river fish, and game. Don’t miss the bread-oven roasted pork shank. For a casual vibe, try the Osteria della Subida.

L’Argine a Vencò – Dolegna del Collio: Chef Antonia Klugmann’s poetic retreat. A luminous, nature-immersed space where vegetables, meat, and fish are treated with grace. Two tasting menus offer a journey through the landscape’s soul.

These are not just restaurants: they are milestones in a journey through memory, land, and flavor. And every glass of Ribolla Gialla, in these settings, becomes a way to feel part of something greater: a story that continues, a border that dissolves, an identity that renews itself.